Il Metodo Montessori ha un’enorme diffusione in tutto il mondo perché si fonda sulle caratteristiche specifiche e peculiari che ci fanno riconoscere come appartenenti alla specie umana, indipendentemente dalle culture e dai contesti sociali.

Attraverso i 4 piani di sviluppo studiati da Maria Montessori si coglie il progetto educativo nella sua interezza, dalla nascita fino all’età adulta. 

E’ la visione olistica montessoriana che considera l’essere umano nella sua totalità, nel rispetto delle sue caratteristiche, biologiche e psichiche, con tutte le articolazioni del caso, ma è anche considerato nella totalità del suo percorso di sviluppo fino alla maturità. 

La forza del pensiero montessoriano nasce non solo dall’aver trattato con grande attenzione gli aspetti della natura umana nel suo svolgersi, ma anche  dal non aver mai separato la complessità e lo sviluppo dell’essere umano dal mondo circostante. Maria Montessori è sempre stata una donna affascinata dal mondo in cui l’uomo si trova a vivere; ha osservato la natura, i fenomeni fisici, atmosferici, geologici, ma anche sociologici. 

Il neonato, il bambino, il fanciullo, l’adolescente e infine l’adulto sono sempre stati percepiti dalla studiosa come parte attiva e costitutiva di un grande mondo ricco e complesso. 

Maria Montessori ci porta a riflettere sul concetto di “ambiente”: da un lato c’è l’ambiente che accoglie il bambino, che può rispondere più o meno ai bisogni dell’essere umano in ciascuna fase dello sviluppo, ma, da un altro lato, dobbiamo prendere in considerazione anche l’ambiente mondo, con tutti i fenomeni che lo caratterizzano a livello sociale, culturale, politico… 

Maria Montessori, pur avendo vissuto situazioni di emergenza, comprese le due grandi guerre, ci invita ad assumere un atteggiamento ottimista e pieno di speranza nei confronti dell’uomo.

Il cammino per giungere a questo deve necessariamente passare dal bambino, attraverso un’educazione fin dalla nascita che deve continuare per tutta la vita in un’ottica di “Lifelong learning”.

Il bambino e l’adulto educatore, in famiglia, nella scuola, nello sport, sono “anelli” di una rete di interrelazione che lega tutti i membri di una società e ad essi tutti gli altri agenti naturali e culturali formando così un ecosistema sociale.

Il convegno si rivolge agli educatori, agli insegnanti, agli operatori delle Rsa, ma anche ai genitori, ai caregiver e a tutti coloro ai quali stia a cuore l’argomento trattato.

Sarà anche l’occasione per commemorare il centenario dell’Opera Nazionale Montessori di Roma, fondata da Maria Montessori nel 1924.

La presenza dei relatori, tutti di elevato spessore culturale e conosciuti a livello nazionale, testimonierà la straordinaria attualità del pensiero di Maria Montessori in grado di offrire un importante contributo nel porre attenzione all’educazione, oggi come ieri, senza trascurare l’aspetto legato alla “cura” in un’ottica di ben – essere dalla prima infanzia fino alla terza e quarta età.   

L’esposizione di materiali Montessori, utilizzati nelle realtà scolastiche a metodologia montessoriana, completerà l’evento.